martedì 10 luglio 2012

La pazzia del Verse

Il Verse è impazzito.
Jack si fa sparare.
Sterling si fa sparare.
Ritter si fa sparare.
Sembra una gara a chi voglia farsi ammazzare prima.
Il Verse è impazzito. Sono stati otto giorni da incubo.
McCarty torna a pezzi.
Evah sparisce nel nulla.
Brent sembra roso da qualcosa.
Jan non dà notizie di sè.
Il Verse è impazzito. E io con lui.
Sto riuscendo a metabolizzare tutto quanto soltanto adesso.
Electra. "Era già da qualche tempo che avevo dei dubbi.". Perché non li hai espressi questi dubbi? Hai preferito continuare a portarmi a letto e tacere. Perché?
"Ho voluto convincermi che fossi innamorata di te.". Hai continuato a portarmi a letto. Perché?
Hai voluto, deliberatamente, fraintendere un messaggio e coglierlo come occasione per fingere che io ti avessi lasciata piuttosto che parlarmi. E dirmi in faccia la realtà dei fatti. E hai continuato a portarmi a letto.
Ti scrivo dicendoti che avremmo dovuto parlare e vai a letto con Neville. Non hai avuto nemmeno quest'ombra di rispetto. Come lui. Gli dici che IO ti ho lasciata e lui non ha nemmeno la compiacenza di scrivere un semplice "Mi dispiace". E tutto andava avanti "da qualche tempo". Tra i due è  forse quello con minora colpa, ma non è sicuramente innocente perché i tradimenti si perpetrano sempre in due.
"Ti chiedo scusa. Non fare sciocchezze perché ci tengo a te.". Scusa? Credi che basti questo? Da come ti sei comportata parrebbe di sì. Da come ti sei comportata pensi che basti questo a renderti pulita e nel giusto.
Rachel Adams è molto più onesta. Non mi piace, ma almeno non ha il peccato dell'ipocrisia.
Il Verse è decisamente impazzito.
Rachel Adams che mi dice di trovare una ragione di vita. Rachel Adams che ha ragione.
Jack e le sue parole. "Prima o poi chiunque ti tradisce".
"Mi dispiace". E' quello che mi ha detto quando sono andata a prenderla all'uscita dalla prigione e ha chiesto cosa ci fosse che non andava invece di spaccarmi la faccia.
Già. Sono andata a trovarla. Non sembrava lei. Era come se qualcuno le avesse strappato qualcosa. Ho tentato di smuoverla da quell'immobilismo spirituale. Da quella mancanza di fuoco interiore. Non so se sia servito, ma il fatto che non abbia cercato di saltarmi alla gola all'uscita dalla base... Beh, forse sono stata un po' d'aiuto. Chissà. Adesso, ho notato, si firma Jack e non più Rooster.
"Tu sei matta, Vasilye". Potrebbe essere il suo modo di dire che tutto sommato non le dispiaccio.
Sterling. Sterling che cerca di divorare il dolore prima che il dolore divori lei. Sterling che piange nascosta dalle lenzuola. Sterling che mi ringrazia con quel dito medio sollevato che, per lei, è un'esplosione d'affetto. Sterling. Come si può definirla? Non mi viene in mente altro che Sterling per poterla definire. Sterling che litiga con Quinn. Come due ragazzine. Se non fosse stato un momento in cui avevo smarrito me stessa avrei trovato la cosa esilarante. Dei, poi dicono delle bionde...
Ritter. Avrebbe potuto trovare un modo meno drastico per attirare l'attenzione e per concedersi un po' di riposo. Spero sappia che quando tornerà tra noi, Sterling lo rispedirà dritto di filato in ospedale.
Il Verse è maledettamente impazzito.
McCarty che si preoccupa per me. McCarty che va da Amelie dicendole di starmi accanto. McCarty che è una continua fonte di sorprese. Non la capisco e credo che non la capirò mai. Questo non vuol dire che smetterò di provarci. Nonostante tutte le barriere che sono sorte tra di noi. Cercherò di non smettere. Soprattutto adesso che Evah è sparita nel nulla. Non quando c'è il ritratto che mi ha spedito una volta a ricordarmi che è più di quello che appare.





Jan è tornato. Sta bene. Ogni tanto una buona notizia. Ogni tanto il Verse non sembra così pazzo.









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