domenica 25 novembre 2012

Rimembranze.

Mi rendo conto di non aggiornare questo... diario... da molto tempo. Poca voglia e troppi pensieri. Troppe cose accadute e troppo ravvicinate le une alle altre.
Ho lasciato Hall Point, era qualcosa a cui pensavo da tempo. Mi trattenevano ancora Brent e Amelie e la necessità di riflettere. Mi hanno allontanato tante cose. Le parole di Jack, mi chiedo se sia cosciente del peso che hanno, che mi hanno spinta a determinate considerazioni. Le parole di Bernardo, ragionate e pacate, che mi hanno dato la consapevolezza finale che quello non era il mio posto (non più almeno). L'incidente su Horyzon con Brent e la degenza in ospedale che mi ha dolorosamente fatto aprire gli occhi sul reale peso di certi rapporti. Bill Blackbourne come nuovo Head assieme a Electra: quell'uomo aveva giurato di uccidermi; come avrei potuto, anche ammesso che non ci fossero altri motivi, rimanere a bordo? Electra nei cui confronti mi sono definitivamente resa conto non posso e, ammettiamolo, non voglio recuperare niente. Al pari suo, d'altrocanto.
Amelie e Brent sono partiti per stare tranquilli, per allontanarsi da questa vita, per costruire assieme qualcosa di nuovo.
Hanno già cominciato: "Sarai zia, mei mei."
Zia. Una parola che ha uno strano sapore se penso che è riferita a me.
E' stato un periodo strano, mi è sembrato di non essere stata io a viverlo.

Jack mi ha offerto un lavoro ("Sei una rompicoglioni, Vasilye, ma se credi di poter eseguire i miei ordini senza fiatare sali a bordo") ed è arrivata l'esperienza su Bullfinch. E' stata una bella sensazione poter fare, per una volta tanto, la cosa giusta. Anche se, in prospettiva, era qualcosa più che quello. Ho imparato a conoscere meglio i ragazzi della Almost: Eir, Eivor, Red, Liberty, Sundance, Klaus con il suo strano accento, Cleve... Persino Jack: l'ho vista a... lavoro.
Per la prima volta da tanto tempo mi sono sentita pienamente accettata e "quasi a casa". Forse perché i folli si riconoscono per quello che sono. O forse perché certe esperienze creano dei legami più profondi di quanto si riesca razionalmente a immaginare. Forse, non credo, ma non riesco a fare a meno di pensarci, mi sto volendo ancora una volta illudere.

Jack mi ha offerto di lavorare con lei in pianta stabile, di fare parte del suo equipaggio. Era un discorso in sospeso da tanto tempo. Sono cambiate tante cose dalla prima volta che me l'ha chiesto, c'è stato Bullfinch di mezzo. Questa volta ho accettato.


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